lunedì 19 giugno 2023

https://www.sololibri.net/Il-teatro-della-soalta-Peralta.html 

 

Il teatro della soaltà. Soaloghi

Il teatro della soaltà. Soaloghi

Già autore di diverse sillogi poetiche, vincitore di premi letterari quale il Cesare Pavese nel 2012, Guglielmo Peralta in questa fascinosa e accattivante opera, I l teatro della soaltà (Thule, 2022), pone la sua attenzione alla percezione e alla rappresentazione di quello che ci circonda, sospeso tra sogno e realtà.
Un mondo a parte, che Peralta ben sintetizza nel titolo di questo suo ultimo lavoro che ha come sottotitolo di copertina “soaloghi”.

La prefazione, accurata, precisa è di Gianfranco Perriera mentre la postfazione è curata da Franco Di Carlo. Citando Ibsen, nelle parole di un suo personaggio, Perriera nella prefazione dell’opera, volendo significarne i contenuti, rileva come:

La poesia non è la realtà ma più della realtà……Non è un sogno ma un sognare da svegli.

Soaltà di cui all’enigmatico ed intrigante titolo di quest’opera di Guglielmo Peralta, è la congiunzione di sogno e realtà dove però, dice l’autore, il sogno deve avere la preminenza. La “Soaltà”, scrive Peralta nella premessa, elimina i concetti di realtà e sogno comprendendoli insieme nella loro identità. Si guarda in tal modo oltre la superficie e ci si dispone alla visione dell’oltre.
Il “Teatro della soaltà” di cui il titolo dell’opera è:

Rappresentazione di qualcosa che accade nella scena interiore.

I “Soaloghi”, oggetto di questa pubblicazione, sono i colloqui con la Soaltà, , leggendo i quali si perviene e ci si rende consapevoli della visione unitaria del mondo.
L’ambiziosa e stimolante meta prefissa di questo percorso, di questa indagine, è la ricerca delle radici e dell’origine dell’Essere in un linguaggio sospeso tra poesia e filosofia. Una scelta lessicale che esprime un profondo mondo interiore, poetico e ricco di conoscenze in cui non mancano i simbolismi e i neologismi come “sognazione”, intesa come piantagione e stagione dei sogni.

La poesia è ricerca della bellezza, della perfezione, atto creativo e non solo contemplativo, divenendo verbo, parola, che perviene all’essenza dell’essere.
Una lettura meritevole di approfondimento per la sua poetica, per la sensibilità e creatività e per gli intenti speculativi, anche di ordine metafisico, che rivela a ogni passo.

Diversi i passaggi significativi che rimangono impressi in questo ottimo lavoro di Peralta, come quello riferito all’odierno mondo fattuale dove i sogni appaiono adesso esprimersi nella realtà virtuale e l’richiamando Platone e il Mito della caverna:

Platone- Dunque. Invano aprii gli occhi all’uomo della caverna, prigioniero della sua cattiva vista. Vano fu il suo cammino verso la luce, se ora si lascia assediare alle immagini virtuali; se lo ingannano le nuove ombre; se lo rende ancora più cieco il potere infausto della scienza.

 

Gaetano Celauro

 

Nessun commento:

Posta un commento